Siccome a me a volte piace farmi male, ma male duro tipo che mi vado a vedere Transformers 3 in 3D e poi mi zampilla sangue dagli occhi stile Madonna di Licata per un mese, ecco, siccome tutto questo io tra qualche giorno mi cucco L'Alba del Pianeta delle Scimmie. Dico qualche giorno perché masochista si, coglionazzo no, e almeno aspetto il ridotto.
E con questo qualche giorno che ci faccio?
Una maratona.
Si, ma non una maratona di quelle che corri e sudi e sei figo, ma di quelle che ti chiudi in casa per un po' a vedere dei film a tema uno dietro l'altro e poi la ragazza ti lascia. Così mi ricollego al discorso dell'autolesionismo.
Eeeh! Viva le maratoneee!
Ecco quindi, per rimanere in tema e prepararmi al nuovo arrivato, Scimmi-A-Thon! Ossia io che mi sciroppo l'intera saga del pianeta dei primati e ve la racconto un po' per volta. I lungometraggi, dico. Niente libri, serie TV, fumetti e cruciverba affini.
Un classico, quattro sequel, un remake.
Poi magari a voi manco vi interessa, ma dato che non sono neanche sicuro che ci sia un "voi", chissene.
Dunque.
Il capostirpe, Il Pianeta delle Scimmie e basta del 1968, è l'unico della serie che avessi già visto, insieme alla versione di Burton. Tuttavia non è stato affatto un problema ridarci la guardata perchè, come dire, è figo. Classico indiscusso della fantascienza, tratto dal romanzo di Pierre Boulle, costumi da scimmia che spaccano. No, davvero, considerate l'anno. Non parliamo di mascheroni con le pupille che si muovono su e giù e la bocca che fa "babiba". La mimica facciale viene lasciata intatta dal trucco di John Chambers, che infatti si becca l'oscar e batte le scimmie concorrenti dell'Odissea di Kubrick. Così impara a fare il grande regista perfezionista. In yooouuur faaaceee, Staaan. Niente, divago, scusate.
Succede che degli astronauti partono nel '72 per colonizzare un pianeta lontano e invece ricadono sulla Terra. Si vede che dovevano girare a destra alla seconda.
Succede che però loro non lo sanno che questa è la Terra, anche perché sono passati 2000 anni per il pianeta mentre solo qualche mese per loro, che viaggiavano alla velocità della luce. Pensa se viaggiavano alla velocità dei neutrini. Valà, che blog d'attualità.
Per farla breve, che tanto un po' la storia la si sa, le cose in tutti questi anni sono abbastanza cambiate. Le scimmie hanno preso il posto degli uomini e gli uomini quello delle scimmie. I cavalli invece sono sempre là, a farsi cavalcare come gli stronzi, che non so come fanno a fargli fare certe cadute nelle scene d'azione senza azzopparli a vita.
Insomma ora 'ste scimmie-scimmie si sono evolute in scimmie-uomo che sanno parlare, camminare a due zampe, indossare vestiti, arredare e hanno nozioni base di carpenteria. Alla faccia del pollice opponibile.
Però per le armi siamo rimasti a fucili e manganelli, chissà com'è.
Al contrario gli umani sono diventati gli ultimi della classe. Sono nudi, allo stato brado, non sanno parlare e puzzano. Le scimmie li catturano e ci fanno gli esperimenti. E catturano anche i nostri eroi. Cioè, il nostro eroe, che gli altri non è che durino tanto.
Però non tutte le scimmie sono cattive, dipende dal lavoro che fanno. Un po' come per noi. Ci sono i gorilla che fanno la milizia incazzata, gli scimpanzé sono gli scienzati e i dottori dall'animo nobile, gli orangotanghi ricoprono le alte sfere e non vogliono che le verità vengano a galla. I macachi mi sa che fanno i bidelli.
Una volta scoperto che Taylor, che è il bel protagonista strafottente, sa parlare ed è diverso dagli altri uomini che invece annusano le feci, una coppia di scimmie-scienziato-buone cerca di riportarlo alla libertà, non senza difficoltà, parappapà.
E alla fine, che in fondo già l'avevi capito, lo vieni a sapere che quella era la Terra sin dall'inizio e che se le cose stanno così è tutta colpa dell'uomo e delle guerre nucleari e malediciamolo davanti a quel che rimane della Statua della Libertà.
Se non l'avete visto e non siete di quelli che non riescono a vedere i film che hanno una certa età anche se la portano bene, una domenica, dopo pranzo, l'occhiatina potreste anche dargliela.
Be', la prima è andata. Ma questa era facile.
Uno stronzone che legge ciò che scrivete sta, parl c me!
RispondiEliminaDetto questo, sono davvero curioso di continuare a leggere su questa maratona che stai facendo e magari, se inizi a smascellare e a cedere, un giorno Wizzy ti porta in una delle nostre trilogie di Austin Power, dove non ci sono scimmie con fucili ma dei cazzo di squali con dei cazzo di laser attaccati alla loro cazzo di testa.
Mi vedrò il film, chissà me la svariono un po'.
bravo sergio!
RispondiEliminaS.