Ebbene, eccoci qua.
Abbiamo aperto sto' blog per metterci dentro un po' tutto quello che ci pare, quello che rischiamo di scordarci quando l'amata Mary Jane avrà corroso tutte le nostre sinapsi. L'abbiamo aperto e poi l'abbiamo lasciato là, i ladri non ci sono entrati perchè avevamo alla fine solo “pittato le pareti” e nel frattempo noi ci siamo presi una pausa di riflessione per decidere come arredarla. Fortuna vuole che sta’ pausa è stata costituita principalmente da un viaggio londinese che ci ha rapiti e ci ha dato l'opportunità di scegliere mobili molto ben curati. Per quel che mi riguarda i miei mobili sono principalmente costrutti musicali, ho avuto la possibilità di vedere posti in cui la musica che mi piace non è apannaggio solo della rete e di un manipolo di nerds col subwoofer che combattono contro Danza Kuduro , e di fronte a una realtà del genere non ho saputo tenere le Pokèball sotto controllo e ho guadagnato quattro belle medaglie.
Let's check'em all!
- 1 Skream - Exothermic Reaction / Future Funkizm
Primo per ovvie ragioni, primo per l'effettivo primato che mr Skream riveste nell'evoluzione di quella che è la musica elettronica di oggi, partito dalle produzioni in casa con l’amico Benga (altro personaggio cruciale del genere) passato per l’ormai classico Midnight Request Line (credo fosse il 2006) e ora alle prese con questa doppietta caldissima sparata dall'etichetta degli amici Instra:mental e DBridge.
Togliendo il coperchio troviamo Exothermic Reaction, un bel calderone di catrame scuro, echi urbani e frustate che conciliano il movimento ondeggiante, un incalzare continuo e persistente di bassi robotici e oscillanti e alternanze di casse in quattro che, sommate a linee melodiche orientaleggianti e ipnotiche fanno stringere i denti e addormentare i muscoli della faccia mentre il corpo continua ad sfogarsi sulla massa densa e grumosa proveniente dal pestatissimo halfstep.La Bside presenta un'apertura di synth estatica dalla quale emerge subito la fortissima matrice ritmica del secondo pezzo: Future Funkizm calvalca l'onda del nuovo electro/funk/ step di maestri come Joker e Mensah infondendo alle sue battute lente e riverberatissime fantastici riff intrecciati di sintetizzatori caldi, lasciandoti rilassare dopo la franata della Aside. Ma senza lasciarsi ingannare anche questo pezzo è ballabilissimo, con il sorriso estatico e i formicolii lungo tutta la schiena e le gambe, fino a un finale sfumato che ti sveglia senza buttarti giù dal letto.
- 2 Jamie XX - Far Nearer / Beat For
Chi negli ultimi due anni non si è fatto travolgere dal fenomeno XX? Il combo inglese che con le sue intuizioni ha creato un pop altamente emotivo basandosi su un esagerato minimalismo e su una paletta sonora ricalcata dai nuovi suoni provenienti dalla metropoli, anticipando tendenze come quelle dell'album di James Blake, che ha riportato questo neo dub da club alla cameretta dopo una serie sfavillante di uscite che hanno incredibilmente appassionato ascoltatori e critica e fatto venire la lacrimuccia a tutti i clubbers intenti a sculettare sulle piste. A questo punto la parabola degli XX sembra apparire decisamente inversa. Che si stessero lasciando sedurre da ritmi un po’ festaioli era deducibile dal remix "di gruppo" fatto per il pezzo You've Got the Love di uno degli altri gruppi in vista dell'indie più mainstream dell'ultimo annetto e mezzo, i Florence and the Machine. E che dei tre il piu attento ai movimenti dance e “tamarri” fosse Jamie (addetto alle "macchine" nella band) era capibile dai remixes fatti in solitaria per l'altra stellina UK Adele (Rolling in the Deep) e nell'operazione We're New Here, che ha portato il giovane producer a confrontarsi col mostro sacro Gil Scott Heron remixando interamente il suo ultimo lavoro I'm New Here. Il primo è un pezzo UK Funky frammentato e unto, degno di apparire su etichette indipendenti di rilievo come Ramp o Night Slugs, il secondo un lungo album che adatta la cupa voce di Heron ai nuovi suoni metropolitani, ricavandone un nuovo spaccato romanticamente cupo che ricalca ed emula, senza raggiungere, la quantità e pienezza di sfaccettature del primo - seminale - album del -seminale - duo Kode 9 and the Spaceape.
E dopo tutto questo? dopo tutto questo il giovane Jamie è finalmente approdato alle prima produzione totalmente dedicata a lui. Il doppio Beat For / Far Nearer è un piccolo capolavoro, in entrambi i pezzi mescola frammenti vocali umidissimi (sembra davvero di esser sott'acqua) a batterie dinamiche ed estremamente ben congegnate per colpa delle quali è molto difficile stare fermi, il tutto accompagnato da una quantità di stacchi pregevoli, che fanno salire lievemente la delicata tensione costruita dalle linee melodiche che finalmente il ragazzo sfodera, dopo essersi concentrato maggiormente in passato sul suono e sull'atmosfera generale.
Indicativo che sia stato pubblicato da NUMBERS, etichetta che insieme alle sovracitate Night Slugs e Ramp sta creando una nuova faccia più divertita, smaltata ed accattivante al dado UK Bass (basta vedere la cura nella presentazione del prodotto) una via di mezzo tra labels che proseguono verso vie legate a un electro un po piu "intelligente", seppur allo stesso modo capaci di far shakerare i fianchi (come la Tectonic di Pinch o la Hyperdub di Kode9) e quelle come Circus e Play Me 2 che profetizzano un electrostep totally raving e senza testa, puramente adrenalinico e hardcore .
- 3 Taz - Gold Tooth Grin
Terzo disco del lotto è questo tre tracce del giovane Taz, in passato accompagnato dal "cognome" Buckfaster, che si adattava di più al suo vecchio alter ego tutto brusche frammentazioni ragga, e violente unghiate di wobble basses.
In questa nuova veste sempre su NUMBERS il giovane si concentra su un nuovo ventaglio di suoni e nuovi ritmi. Come lascia presagire il titolo (e il fantastico artwork di Konx Om-Pax, membro del collettivo di Glasgow LuckyMe, fondamentale per lo sviluppo di tutta una serie di nuove tendenze nella musica da pista in Inghilterra e dintorni) la title track è un lentissimo riddim in pieno stile Southern rap, in cui la cassa non trascina la schiena ma butta la testa giù, lasciandola risollevare a melodie codeinicamente iniettate che rendono questo pezzo una gemma del genere, sul quale tra un'apertura di synth e l'altra non ci si sorprenderebbe di trovare la rappata di un Lil Wayne. Sull’altro lato Taz dosa un po’ del suo vecchio cipiglio e sfodera due tracce spezzate e aggressive, spaccone e ipnotiche. Robogrime si muove sinuosamente su territori dubstep ondeggianti e pressurizzati, Strike First si impone come una banger da dancefloor, o da moshpit, come il titolo consiglia e come l’incalzante frammentazione ( con stacchi in cassa industriale!) continua a confermare. Ovviamente costanti rimangono i synth sfavillanti che coprono le vostre nocche di cazzottiere diamantate e un basso techy/electro old school che anche su questi pezzi dall’incedere lento e mastodonticamente fiero non ti lascia star fermo un secondo e ti obbliga a zompettare sui controtempi.
- 4 Redinho - Edge Off
Questo vinile nero lucido e sciccosissimo si presenta uscendo dal nero di fondo nella forma di una scritta metallica, rossa, calda, sembra essere stata appena battuta sotto l'incudine per essere incollata sul retro della vostra Supercar. E di questo si tratta. Redinho cavalca la sua Kit tra sintetizzatori vintage e una vena funk che strizza l'occhio a quei capelli orrendamente cotonati. La title track, presente in doppia versione (original mix e instrumental) ti fa sentire proiettato in una Testarossa tirata a lucido (funziona anche sulla mia Twingo di dieci anni fa) sulle strade della Miami notturna con accanto Eddy Murphy e dietro due ragazze che portano i caschi dei Daft Punk , carezzandoti con suoni di velluto e unghie che colano smalto da decine di dollari. Incredibile il secondo pezzo, Slap, che come il nome lascia intuire si muove attorno a un giro di basso velocissimo, californiano e sudatissimo anch'esso se pensiamo ai primi RHCP o a tanto del primo velocissimo crossover, eppure al passo coi tempi che corrono in cui si stanno facendo strada la velocità estrema e i pitch divertiti ed esagerati del Juke. Killer per i polpacci di chi ama seguire la pista in tutte le sue declinazioni anche più ostiche alla danza, accompagnato da sgommate oliose ed energetiche vocals da cheerleaders fatte di speed che un po' ti fanno ricordare il '92 e i Prodigy di Hyperspeed, Slap lascia a Redinho la possibilità di creare il suo personale ponte tra il vecchio e il nuovo, un nuovo hardcore. Simon Reynolds con la sua teoria del continuum sarebbe fiero di lui. Assimilato l'alfabeto Red si lancia nella stesura di altre due killer tunes, spostandosi dalla parte dell'oceano su cui ci troviamo e incollando i suoi suoni lucidi e lussuriosi su un tappeto dancehall disco in Power Look, lasciandoti ballare come un cowboy che fiuta l'agnello grasso, e in seguito lascia che la sua supercar si riveli un transformer e assuma le forme di Whips, il pezzo più bassamente ortodosso del disco, in cui gli pneumatici, come camere d'aria, caricano botte di metallo stridente e aghi di vetro, fomentate da motori ruggenti, anch'essi che ti lasciano il desiderio di salire sulla prima decapottabile lurida che trovi in strada e lanciarti alla ricerca dell'autolavaggio dove fare un favore al proprietario e farla lavare dalle ragazze con le bocce più grosse della contea. Con le bocce più grosse della contea.
YO!
RispondiEliminaPostumo dall'ascolto di Skream - Exothermic Reaction confermo quella sensazione di umido, sporco, sudato. Catrame e frustate sono state le giuste deduzioni percettive che si ricollegano all'ascolto di questo primo brano, molto riflessivo, orecchie ovattate dai forti riverberi e giochi delay e la sensazione di camminare in un'industria alla Duke Nukem ma senza ragazze in topless. Esseri spiano attraverso condotti e erba cresciuta in cattività, una presa di coscienza arriva al 3 minuto e 50 più o meno. Una botta di coraggio, volontà di affrontare la situazione e non temerla più, tuttavia la fronte suda ancora freddo. Il verso dell'essere. Colpi su un condotto di metallo per scacciare i pensieri... e poi vuoto...
RispondiEliminapeccato che non ci siano le ragazze in topless! le troverai all'ultimo disco quelle :D
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