venerdì 7 ottobre 2011

Solo quattro bambini

Qualche ora fa, in the America, ha ripreso ad andare in onda una delle mie serie animate preferite. Pardon, LA preferita. Diciamo pure uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi anni, a mio parere. E voglio fermarmi qua.
Parlo di South Park.
Scrivo un breve post per parlarne a chi non la conosce, per far ricredere chi l'ha mal giudicata, per confrontarla un po' con la concorrenza, perché è una settimana che non aggiorno il blog.

South Park prosegue la sua quindicesima stagione, dopo il solito break estivo. Questa volta l'attesa è stata un po' più lunga del solito, però. Nelle ultime stagioni, infatti, la serie ha raggiunto un grado di maturazione sempre più alto che ha raggiunto il culmine nell'ultima puntata, trasmessa a Giugno.

All'inizio c'erano le parolacce con i bip che fanno tanto ridere e poco altro. Era già abbastanza per affezionarcisi. Ma andando avanti i quattro piccoli protagonisti hanno cominciato a sviluppare sempre più una sottile critica intelligente, un fine sottotesto, a toccare tematiche globali. Dissacrandole, certo. Però sempre sul pezzo, oh, un'attualità che mica te la sogni nei Simpson o nei Griffin. Il 2 Maggio il Presidente Obama tiene una conferenza stampa riguardante la cattura/omicidio di Bin Laden. Il 4 Maggio, due e dico due giorni dopo, nell'episodio trasmesso c'è un riferimento a quel discorso. Infatti ogni puntata viene creata nei sei giorni che precedono la messa in onda. Tra parentesi, domenica sarà trasmesso un succulento documentario che ne parla, di questi sei giorni.
E adesso c'è anche la questione dell'ultima puntata, quella che ti dà lo scossone. Parliamo di sterzate a livello di trama, cambi narrativi. Quella roba che non ti aspetti da un cartone comico. E invece si va avanti, sempre in evoluzione, sempre geniali.
Insomma, fateci un pensierino, nel caso.
E le parolacce con i bip che fanno tanto ridere, quelle ci sono sempre, eh.


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