martedì 1 novembre 2011

Click e plastilina

Credo sia il caso di spendere due parole sul Cowadoodle di ieri.
Perché mentre Google il 31 di Ottobre si butta su una cosa come Halloween, che non devi stare a spiegarla, qui invece ce ne usciamo con un videogioco di nicchia vecchio 15 anni. E magari, ecco, non proprio tutti ne sanno qualcosa.

The Neverhood è un avventura punta e clicca per PC uscita nel 1996. Ne rimasi innamorato all'età di 7 anni, dopo averci giocato un po' a casa di mia zia. Cara zia, cosa mi hai dato. Da allora è rimasto il mio videogioco preferito. Parliamo proprio di affetto, qui, eh.
Ad affascinarmi tanto, e magari dal Cowadoodle traspariva anche un po', il fatto che ogni ambiente, oggetto e personaggio fosse fatto di plastilina. Ero al mio primo approccio con la claymation. Con ogni probabilità, questo è il motivo principale a cui ricondurre la mia totale ammirazione per la stop motion.

La storia narra le vicende dell'omino d'argilla Klaymen. Bisogna salvare il re del mondo pongoso dal traditore di corte. Roba semplice, è in inglese ma non si parla tanto, si va più per facce e gesti. Quanto basta per riuscire a tenere il filo anche da bambino. Meno male.
Si procede tra stanze piene di rompicapi, si risolvono enigmi, si collezionano oggetti, si mettono insieme pezzi. Il tutto è accompagnato da una bellissima colonna sonora e cutscene animate come questa, che almeno un po' ti fanno ridere.

Fu un flop. Sul mercato si affacciava, con nuove console e giochi, l'innovazione della tridimensionalità. Quella roba piatta e lenta non tirava mica più tanto, insomma. Il gioco è comunque diventato un cult tra gli intenditori, ma l'insuccesso con il grande pubblico tagliò le gambe al gruppo di programmatori, negando eventuali nuovi prodotti o possibili seguiti, escluso un platform per Playstation. Peccato.
Fino a poco tempo fa mi capitava ancora di togliere la polvere dal disco e rigiocarci almeno una volta l'anno. Passando ad un Mac non è più stato possibile, ahimè; sembra però che in futuro possa essere distribuita una versione del gioco per dispositivi tablet. Chissà, io le dita le ho incrociate. Se vi capitasse per le mani, sappiate che vale.

Ah, poi, non so quanto possa fare testo, ma il protagonista cammina così.


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